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22enni in pensione a 71 anni!

22enni in pensione a 71 anni!

OCSE e INPS prevedono lo stesso scenario

Le stime OCSE sul futuro pensionistico dei giovani confermano la crescente importanza della previdenza complementare. L’Ocse, nel rapporto “Pensions at a glance” di fine 2023, sostiene che i giovani 22enni che iniziano a lavorare oggi rischiano di andare in pensione a 71 anni.

Ciò è dovuto a un progressivo aumento dell’aspettativa di vita che, sempre secondo l’Ocse, in Italia è di 82,7 anni. Anche l’INPS conferma lo stesso scenario: i giovani lavoratori devono contribuire per almeno 50 anni prima di ricevere l’assegno pensionistico.

Non esiste, però, solo il rischio di andare in pensione “tardi”, ma anche quello di ricevere un reddito “inadeguato” per effetto dei cambiamenti del mercato del lavoro (es. carriere discontinue) e, di conseguenza, di una contribuzione insufficiente.

La previdenza complementare

La previdenza complementare quindi diventa ancora più importante per le trasformazioni demografiche e del mercato del lavoro.

Allianz propone diverse soluzioni dedicate a chi desidera costruire una rendita integrativa da affiancare alla pensione futura, che rappresentano più di una opportunità sia per la varietà delle formule assicurative, sia per i vantaggi fiscali previsti dall’attuale normativa:

  • Orizzonte Previdenza è il Piano Individuale Pensionistico dedicato a liberi professionisti, lavoratori autonomi o dipendenti
  • Allianz Previdenza è un Fondo Pensione Aperto rivolto sia a chi intende realizzare un piano previdenziale individuale, sia alle aziende per fidelizzare ed incentivare le proprie risorse umane, consentendo l’adesione anche ai familiari fiscalmente a carico dell’aderente…

 

I vantaggi fiscali della previdenza complementare

Oltre a integrare la pensione futura, con la previdenza integrativa si hanno importanti vantaggi fiscali. Parlane col tuo consulente… “Chi ha tempo, non aspetti tempo”!

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